Modalità di invio delle istanze via PEC o PEO:

Si prega di spedire le istanze alla casella di posta certificata (PEC) solo da altre caselle di posta certificata. Per chi ne fosse sprovvisto e intende utilizzare una casella di posta non certificata è necessario inviare la comunicazione alla casella istituzionale non certificata corrispondente (PEO) onde evitare l’invio duplice ad entrambi gli indirizzi.

Si fa presente che non saranno accettati file con servizi come WeTransfer o simili

L’oggetto della email deve riportare in modo chiaro il proprietario, il luogo in cui si trova l’edificio o l’area a cui l’istanza fa riferimento es. (Comune, Proprietà e località), la tipologia di istanza (es. richiesta verifica vincolo, richiesta autorizzazione lavori, nulla osta archeologico, accesso agli atti) e la normativa a cui fa riferimento. Qualora l’invio riguardi integrazioni ad una pratica trasmessa in precedenza, è necessario indicare nell’oggetto anche il numero di protocollo a cui fa riferimento tale integrazione.

Modulistica

Le istanze in particolare per accesso agli atti d’ufficio ai sensi dell’art. 22 della Legge 241/90, richiesta certificazione vincoli, detenzione materiali archeologici; dovranno essere presentate utilizzando esclusivamente l’apposita modulistica scaricabile nella pagina dedicata del sito della Soprintendenza: Modulistica

Bollo su istanze inviate tramite PEC o PEO

Per le Istanze ex art 21 per l’ottenimento di un provvedimento amministrativo sono soggette all’imposta di bollo (DPR 642/1972) salvo esenzione (enti pubblici, ecclesiastici, morali, onlus).

Dimensioni massime accettate per gli invii delle istanze attraverso PEC e PEO

Tipi di file accettati

E’ consentito il raggruppamento di più file (dei formati sopraelencati) tramite compressione (.zip o .7z), rispettando comunque la dimensione massima indicata per l’invio alla casella istituzionale.