La Soprintendenza

Le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio sono attive dall’11 luglio 2016 a seguito del Decreto Ministeriale n. 44, del 23 gennaio 2016, art. 1, comma 327 (Riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).
Tale decreto, che è stato emanato in applicazione della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016), ha previsto la fusione e l’accorpamento, su tutto il territorio nazionale, delle Soprintendenze che si occupavano dei diversi aspetti del patrimonio culturale (Archeologico, Storico-Artistico, Architettonico, Paesaggistico e Demoetnoantropologico).
Alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale è affidato il territorio di 60 comuni della provincia di Viterbo, di 28 comuni della provincia di Roma, di porzione del comune di Fiumicino e di alcune le frazioni del Comune di Roma di Isola Farnese e Cesano (Mun. XV): planimetria del territorio.

La Soprintendenza, ufficio di livello dirigenziale non generale, assicura sul territorio la tutela del patrimonio culturale attraverso:

  • la conoscenza del patrimonio archeologico, architettonico, storico, artistico, etnoantropologico e paesaggistico;
  • la verifica e la dichiarazione dell’interesse culturale;
  • le attività di manutenzione e restauro;
  • l’ autorizzazione e il controllo sugli interventi di qualsiasi tipo su beni tutelati;
  • la promozione di studi, ricerche, iniziative culturali e di formazione, anche in collaborazione con le Regioni, le università e le istituzioni culturali;

La Soprintendenza amministra inoltre un sistema di aree archeologiche, la cui funzione non è solo quella di valorizzare importanti testimonianze del passato, ma anche di essere un valido punto di riferimento per la salvaguardia e la ricerca in campo archeologico del territorio limitrofo.

Nella tutela e nel contrasto ad attività illecite (scavi clandestini, vendita e detenzione di materiali archeologici) la Soprintendenza si avvale da anni della stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine, in particolare con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e con il Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, i quali hanno condotto a termine sul territorio di competenza brillanti operazioni cui sono spesso seguiti programmi di ricerca scientifica e iniziative di divulgazione e valorizzazione.

In particolare, il Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio:

  • a) svolge le funzioni di catalogazione e tutela nell’ambito del territorio di competenza, sulla base delle indicazioni e dei programmi definiti dalla Direzione generale;
  • b) autorizza l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sui beni culturali, fatta eccezione per quelli mobili assegnati al polo museale regionale e agli istituti dotati di autonomia speciale, e comunque fatto salvo quanto disposto dall’articolo 39, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 171 del 2014;
  • c) dispone l’occupazione temporanea di immobili per l’esecuzione, con le modalità ed entro i limiti previsti per la conduzione dei lavori in economia, di ricerche e scavi archeologici o di opere dirette al ritrovamento di beni culturali;
  • d) partecipa ed esprime pareri nelle conferenze di servizi;
  • e) assicura la tutela del decoro dei beni culturali ai sensi dell’articolo 52 del Codice;
  • f) amministra e controlla i beni datigli in consegna, ed esegue sugli stessi, con le modalità ed entro i limiti previsti per la conduzione dei lavori in economia, anche i relativi interventi conservativi; provvede altresì all’acquisto di beni e servizi in economia;
  • g) svolge attività di ricerca sui beni culturali e paesaggistici, i cui risultati rende pubblici, anche in via telematica; propone alla Direzione generale Educazione e ricerca iniziative di divulgazione, educazione, formazione e ricerca legate ai territori di competenza; collabora altresì alle attività formative coordinate e autorizzate dalla Direzione generale Educazione e ricerca, anche ospitando tirocini;
  • h) propone al Direttore generale e al Direttore generale Educazione e ricerca i programmi concernenti studi, ricerche ed iniziative scientifiche in tema di catalogazione e inventariazione dei beni culturali, definiti in concorso con le Regioni ai sensi della normativa in materia; promuove, anche in collaborazione con le Regioni, le università e le istituzioni culturali e di ricerca, l’organizzazione di studi, ricerche, iniziative culturali e di formazione in materia di patrimonio culturale;
  • i) cura l’istruttoria finalizzata alla stipula di accordi e convenzioni con i proprietari di beni culturali oggetto di interventi conservativi alla cui spesa ha contribuito il Ministero al fine di stabilire le modalità per l’accesso ai beni medesimi da parte del pubblico;
  • l) istruisce e propone alla competente Commissione regionale per il patrimonio culturale i provvedimenti di verifica o di dichiarazione dell’interesse culturale, le prescrizioni di tutela indiretta, nonchè le dichiarazioni di notevole interesse pubblico paesaggistico ovvero le integrazioni del loro contenuto, ai sensi, rispettivamente, degli articoli 12, 13, 45, 138, comma 3, e 141-bis del Codice;
  • m) impone ai proprietari, possessori o detentori di beni culturali gli interventi necessari per assicurarne la conservazione, ovvero dispone, allo stesso fine, l’intervento diretto del Ministero ai sensi dell’articolo 32 del Codice;
  • n) svolge le istruttorie e propone al direttore generale i provvedimenti relativi a beni di proprietà privata, non inclusi nelle collezioni di musei statali, quali l’autorizzazione al prestito per mostre od esposizioni, l’acquisto coattivo all’esportazione, l’espropriazione, ai sensi, rispettivamente, degli articoli 48, 70 e 95 del Codice;
  • o) esprime pareri sulle alienazioni, le permute, le costituzioni di ipoteca e di pegno ed ogni altro negozio giuridico che comporti il trasferimento a titolo oneroso di beni culturali appartenenti a soggetti pubblici come identificati dal Codice;
  • p) istruisce i procedimenti concernenti le sanzioni ripristinatorie e pecuniarie previste dal Codice, nonché dagli articoli 33, comma 3, e 37, comma 2, del Testo unico dell’edilizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni;
  • q) istruisce e propone alla direzione generale, secondo le modalità di cui all’articolo 32, comma 2, lettera d), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 171 del 2014, l’esercizio del diritto di prelazione;
  • r) autorizza il distacco di affreschi, stemmi, graffiti, lapidi, iscrizioni, tabernacoli e altri elementi decorativi di edifici, nonchè la rimozione di cippi e monumenti, da eseguirsi ai sensi dell’articolo 50, commi 1 e 2, del Codice;
  • s) unifica e aggiorna le funzioni di catalogo e tutela nel territorio di competenza, secondo criteri e direttive forniti dal Direttore generale Educazione e ricerca;
  • t) concede ai sensi degli articoli 106 e 107 del Codice, l’uso dei beni culturali in consegna al Ministero, fatto salvo quanto stabilito dall’articolo 7, comma 1, del presente decreto;
  • u) risponde alla Direzione Generale Arte e architettura contemporanee e periferie urbane per lo svolgimento delle funzioni di competenza della medesima Direzione; a tal fine la Direzione generale Arte e Architetture contemporanee e periferie urbane, sentita la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio emana direttive e impartisce appositi atti di indirizzo alle Soprintendenze;
  • v) svolge – ove previsto- le funzioni di ufficio esportazione;
  • z) esercita ogni altro compito affidatogli in base al Codice e alle altre norme vigenti.

Allegati (1)