Capena: Lucus Feroniae

Data:
14 Luglio 2023

Capena: Lucus Feroniae

Antiquarium e Area archeologica

Dove:

  • Via Tiberina, Km 18,500 – 00060 Capena (RM)

Responsabile\Direttore:

  • Dott.ssa Biancalisa Corradini

Contatti:

  • <sabap-vt-em.feronia@cultura.gov.it>
  • <biancalisa.corradini@cultura.gov.it>
  • 06 9085173

Orari Antiquarium
(Ultimo ingresso un’ora prima dell’orario di chiusura)

  • dal martedì al sabato: dalle ore 8,30 alle ore 19,30
  • domenica e giorni festivi: dalle ore 8,30 alle ore 13,30 (pomeriggio chiuso)
  • prima domenica del mese: aperto con orario 8,30-19,30

Orari Area Archeologica
(Ultimo ingresso un’ora prima dell’orario di chiusura)

  • dal martedì al sabato: dalle ore 8,30-fino ad un’ora prima del tramonto
  • domenica e giorni festivi: dalle ore 8,30 alle ore 13,30 (pomeriggio chiuso)
  • prima domenica del mese: aperta con orario 8,30- fino ad un’ora prima del tramonto.

L’ingresso è libero e senza obbligo di prenotazione

Nell’area archeologica accesso parziale ai disabili, accesso totale nell’Antiquarium.

Presso la biglietteria è disponibile la Carta della qualità dei servizi.


Durante la permanenza a Lucus Feroniae i visitatori sono tenuti a:

  • seguire il percorso di visita con entrata e uscita differenziate;
  • mantenere la distanza di almeno 1 m dalle vetrine e dagli oggetti esposti;
  • evitare gli assembramenti;
  • rispettare le norme di distanziamento fisico dagli altri visitatori;
  • lavare spesso le mani usando i dispositivi igienizzanti messi a disposizione.

ANTIQUARIUM

Costruita nel 1977 per accogliere i depositi dei materiali provenienti dagli scavi avviati nel 1952 nella città romana di Lucus Feroniae, la struttura che oggi ospita l’Antiquarium è stata successivamente ampliata proprio per rendere fruibile al pubblico una selezione di reperti, il più ampia possibile, dalla protostoria all’età arcaica, dal saccheggio di Annibale al grande tempio romano della dea Feronia, alla ricca città di epoca imperiale.

Il primo nucleo espositivo inaugurato nel 1998 comprendeva il noto ciclo statuario dal Sacello degli Augustales (I – II secolo d.C.) ed una sala dedicata ai rinvenimenti effettuati nel suburbio a seguito delle indagini archeologiche a scopo di tutela.

Grazie al progetto “Lucus Feroniae-Villa dei Volusii: realizzazione percorsi di visita, restauri, allestimenti museali e multimediali” finanziato con fondi Arcus SpA, insieme alla sistemazione delle vicine aree archeologiche monumentali della città e della villa dei Volusi Saturnini, viene proposto un percorso museale articolato in 6 sezioni espositive.

Una parte cospicua dei materiali presentati non è mai stata vista prima, mentre il ciclo statuario già ricordato viene esposto all’interno di una ricostruzione in scala 1 a 1 del sacello.

Nell’atrio del museo è stato riallestito in parte anche il monumento funerario con rilievo gladiatorio da Fiano Romano (operazione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e della Guardia di Finanza T.P.A. sotto la guida della Procura della Repubblica di Roma; recupero 2006 della Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale).

Particolare cura è stata posta alle installazioni multimediali iniziando dal video emozionale proiettato sulle pareti dell’atrio, che vede la dea Feronia raccontare la sua storia immersa nel bosco sacro.

Lungo il percorso il visitatore “attiverà” delle clip sonore che diffonderanno voci e rumori evocativi delle atmosfere della vita quotidiana in una città di epoca romana e potrà ascoltare le storie di un magistrato e di una contadina che si rivolgeranno a lui da grandi monitor, per giungere, infine, nella Sala delle Capriate dove una ulteriore installazione presenterà le ricostruzioni virtuali della città di Lucus Feroniae e della Villa dei Volusi così come dovevano apparire agli antichi abitanti.


AREA ARCHEOLOGICA

La visita dell’area inizia dal Foro, con pavimentazione a lastre ancora in parte visibile e con un porticato nel lato lungo occidentale; nel muro del lato orientale invece, a ridosso dell’antica area sacra, una lunga vasca attesta la presenza dell’acquedotto.

Nel lato settentrionale del foro sorge l’altare del culto civico della dea Feronia, il cui originale è esposto nel museo.

Attigua all’altare è la basilica, con ambulacri laterali delimitati da colonne e basi di sostegno per statue onorarie; alle spalle di quest’ultimo edificio sono un tempietto con resti di altare rotondo, e l’Augusteum: un ambiente absidato ornato riccamente di marmi e pavimentato in opus sectile, all’interno del quale era collocato un ciclo statuario di grande qualità dedicato ad Augusto e ai membri della sua famiglia, anch’esso esposto nell’antiquarium.

A fianco del Foro erano le tabernae e le terme cosiddette “del Menandro”, con pavimenti in mosaico a motivi geometrici, complesso frequentato fino all’epoca altomedievale, come risulta da un’iscrizione. Continuando verso ovest si può visitare una domus tardo-repubblicana con mosaici pavimentali di età imperiale ed il piccolo anfiteatro fatto costruire da un liberto in età giulio-claudia. Infine, a nord dell’anfiteatro, sono visibili le terme della via Capenate.
Il centro continua la sua vita fino alla tarda età imperiale. Tra la fine del IV e gli inizi del V secolo d.C. la città sembra ormai abbandonata e diviene cava di materiali pregiati.

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Allegati (1)

Ultimo aggiornamento

26 Marzo 2024, 11:54