Sabato 23 e domenica 24 Settembre tornano le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa

L’inclusività e l’accessibilità, che da sempre le contraddistinguono, stavolta viaggeranno attraverso un canale diverso: quello del tema scelto dal Consiglio d’Europa (e approvato congiuntamente dagli Stati che hanno deciso di aderire a quest’iniziativa), che ne farà da colonna portante: “Patrimonio InVita”, slogan che richiama quello europeo “Living Heritage”.
Ovvero diffondere la riscoperta di usi e tradizioni, pratiche e valori culturali, per cominciare a intendere il patrimonio culturale immateriale quale patrimonio “vivo”.

Di seguito i siti della Soprintendenza al centro di aperture e iniziative culturali, in occasione dell’adesione alle GEP 2023:

• L’area archeologica di Poggio Moscini a Bolsena;
• L’Antiquarium di Lucus Feroniae e Villa dei Volusii a Capena;
• La necropoli della Banditaccia con i Grandi Tumuli e le Case Grifoni a Cerveteri;
• La Tomba dell’Orco nella Necropoli dei Monterozzi ed il santuario di Gravisca a Tarquinia;
• L’area archeologica ed il deposito di Pyrgi al Castello di Santa Severa;
• Vulci: Museo della Badia ed altro;
• Santuario rupestre di Macchia delle Valli a Vetralla;
• L’Anfiteatro e il Mitreo di Sutri;
• Tuscania: Madona dell’Olivo e grotta della Regina;
• Parco di Veio con il santuario di Portonaccio e la Tomba dei Leoni Ruggenti;

Oltre alle aperture straordinarie, visite guidate, conferenze, concerti di musica, laboratori per bambini, incontri letterari e reading, mostre ed esposizioni sono solo alcune delle attività organizzate.

Per un approccio innovativo che mette al centro i beni culturali con scavi e depositi ‘aperti’, per ragionare su cosa significhino tutela, valorizzazione, recupero e fruizione del patrimonio, che diventa appunto ‘vivente’ nel senso di ‘comunicante’ tutta una cultura recondita preziosa. Nel segno fondamentale del motto delle GEP “patrimonio InVita”.

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