Non solo made in Italy, l’arte culinaria italiana e l’eccellenza della cucina mediterranea. Con un prodotto di qualità come l’olio d’oliva. L’occasione della VII settimana della cucina italiana del mondo, svoltasi dal 16 a 18 novembre in Germania, in ben 3 location: Francoforte, Darmstadt e  Wurzburg, è stata un’opportunità per interrogarsi su: la cucina del passato, esempio per il futuro?

Il filo conduttore è stato un po’ ricostruire il nesso che unisce il trinomio cucina italiana-benessere-gusto.

L’archeo-cucina ci insegna ancora oggi come mangiare, cucinare e di cosa cibarci?

In questa tre giorni la funzionaria della Sabap VT-EM, l’archeologa dott.ssa Simona Carosi, e il dott. Carlo Casi, direttore scientifico Fondazione Vulci, hanno portato il loro contributo in varie forme.

Si è cominciato con la presentazione del libro di quest’ultimo “La cucina antica – antico ricettario” (Antiquares edizioni 2021) il 16 alle ore 19 al Theater am Padagog di Darmstadt. Un’iniziativa in collaborazione con la società Dante Alighieri – comitato cittadino.

Non solo ricette. Il volume è un bagaglio di nozioni sugli usi e costumi, ma anche le tecniche di cottura utilizzate, basandosi a partire dalle scoperte pratiche tangibili fornite dal contesto di Vulci.

E non solo degustazioni scientifiche, infatti, persino le esperienze concrete, come quella del rinvenimento di una tomba integra (databile fra il VII e il Vi sec. a. C.) con il braciere bronzeo con conservate le ceneri dello spiedo e resti di cibo, probabilmente l’ultimo pasto consumato dalla defunta, oltre una fuseruola. Probabilmente un vero banchetto funebre.

Pechè la cucina non è solo un’arte, ma un vero e proprio rito e rituale sociale, religioso e culturale.

Su questo è intervenuta la dott.ssa Carosi il 18 a Wurzburg al Bistro Cafè Cattolina (Hofstrasse 20).

Dunque anche i luoghi che hanno ospitato gli eventi hanno mostrato quanto antichità, modernità e contemporaneità si fondano.

E in questo il passaggio successivo è stato fornito dai due eventi previsti a Francoforte, il 17.

Se il motto della VII Settimana è stato “A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto”, vediamo che l’iniziativa e la rassegna non hanno permesso solo degustazioni culinarie cui ci si riferiva, ricette o altro. Si è andati ben oltre.

Un primo importante momento di riflessione è stato il confronto con gli studenti della Scuola Europea per discutere del progetto “Futura ad praeterita: dal passato l’alimentazione per il futuro”, per mostrare persino il carattere scientifico e medicamentoso riposto nel cibo, ma anche la componente legata al rispetto per l’ambiente.

Non da ultimo, si è partiti dall’Italia e dal prodotto d’eccellenza dell’olio extra-vergine e l’appuntamento a Francoforte presso la Open-Kitchen-Space Bornheimer Batzkeller in collaborazione con l’Accademia italiana della cucina, delegazione di Francoforte, ha illustrato i segreti e i benefici di questo prodotto, portando un po’ d’Italia in GermanIa, due nazioni più vicine, grazie appunto al workshop sensoriale (“Olio extra vergine  un grande sconosciuto? Presentazione e workshop sensoriale”) degli esperti dell’Azienda agricola Viceversa di Capalbio