In occasione della celebrazione dei 45 anni della fondazione dell’Università degli Studi della Tuscia, è stato presentato, l’11 aprile 2024, il progetto di valorizzazione da parte della Soprintendenza del complesso di Santa Maria in Gradi. Ad illustrarlo il funzionario responsabile della Sabap Vt-Em, arch. Federica Cerroni.

Dal 1994 al 2007 la Soprintendenza ha elaborato un progetto di restauro e consolidamento della Chiesa di Santa Maria in Gradi finalizzato alla sua rifunzionalizzazione in aula Magna della Università della Tuscia.
I lavori, condotti dal 2001 al 2007, hanno riguardato il restauro degli apparati decorativi e la messa in opera di una copertura metallica che permettesse di recuperare le linee di forza delle strutture originarie senza cadere in falsi storici, consentendo così di riapprezzare la spazialità degli ambienti progettati da Nicola Salvi.
Ferme da oltre un quindicennio, le attività della Soprintendenza sono riprese in questi ultimi anni, con la bonifica dell’area, l’aggiornamento del rilievo strumentale, la verifica di vulnerabilità sismica, e l’esecuzione di saggi archeologici mirati alla comprensione dei livelli di fondazione della Chiesa.
Le attività proseguiranno con il miglioramento sismico, la messa in sicurezza dell’area dell’ex coro e la predisposizione di pannelli informativi che potranno raccontare lo studio ed i lavori.
I lavori e l’allestimento faranno sistema con i progetti dell’Unituscia di valorizzazione del complesso dell’ex convento e del suo patrimonio documentario.
Alla fine della mattinata la soprintendente, arch. Margherita Eichberg, ed il rettore hanno concordato un ulteriore incontro per fare il punto sulla Chiesa, esaminando e rivalutando i progetti a suo tempo elaborati congiuntamente dai tecnici delle due istituzioni.

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