Viterbo: Virgo fidelis

Data:
26 Novembre 2025

Viterbo: Virgo fidelis

Anche quest’anno la Soprintendenza non ha mancato di partecipare alla commemorazione della Virgo Fidelis, per varie ragioni: sia per la forte sinergia e collaborazione che c’è con l’Arma dei Carabinieri, soprattutto in tema di sicurezza e protezione dei beni culturali; sia per il messaggio che la ricorrenza veicola; sia per il significato della Giornata, che per il coinvolgimento diretto dell’Ufficio, nel recupero, restauro e nella manutenzione della Chiesa Santuario della Santissima Trinità in Viterbo, dove si è svolta venerdì 21 novembre la cerimonia.

Una data importante in cui si celebra la Virgo Fidelis, con la proclamazione ufficiale di Maria come patrona dell’Arma: a sancirlo nel 1949 fu papa Pio XII con un Breve Apostolico. La data non era a caso, ma ‘cadeva’ in concomitanza con la Presentazione di Maria Vergine al Tempio e la Battaglia di Culqualber. 

Da lì la portata simbolica della giornata divenne sempre più “forte”.

Come ricordato nell’omelia iniziale da S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza, Vescovo della Diocesi di Viterbo, la virgo fidelis, la potenza della fede, di cui Maria è emblema, ci ricorda la gratitudine che dobbiamo per tutte le cose che il Signore e il destino ci hanno dato e riservato, ma che è – al contempo – anche un dovere che abbiamo, da portare avanti con un atto di fedeltà, di responsabilità e di impegno; un gesto di dedizione e di sacrificio.

Cogliere quella luce che rompe il nero dei tempi bui e dei momenti difficili. La stessa che penetrava dirompente nella Chiesa e caratterizzava i dipinti. La medesima che ha calamitato la gente presente attenta e contrita, in una Chiesa gremita per una cerimonia molto sentita e partecipata.

Senso di dovere e di sacrifico, che l’Arma dei Carabinieri e altre istituzioni come la Soprintendenza, con le loro rappresentanze sedute nelle prime file, perseguono e praticano ogni giorno, mettendosi al servizio della collettività, della comunità e del bene comune. Perciò S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza non ha mancato di ringraziare tutte queste istituzioni attive sul territorio, che si adoperano alacramente.

A rafforzare tali concetti il fatto che il 21 novembre è anche la “Giornata dell’Orfano”. Proprio un anno prima dell’istituzione della celebrazione Virgo Fidelis, il 15 maggio del 1948 nacque l’Opera Nazionale Assistenza Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAOMAC), con lo scopo di dare assistenza ed istruzione agli orfani dei militari deceduti.

Perciò la sede della Chiesa Santuario della Santissima Trinità in Viterbo non è stata scelta a caso.

Nel transetto destro è conservata l’icona omonima attribuita a Gregorio e Donato d’Arezzo, oltre alla maestosa cappella-santuario della Madonna Liberatrice dotata di un grande altare marmoreo. Durante i lavori di realizzazione di una cappella emerse infatti il dipinto poi denominato di Madonna Liberatrice.

Nella cappella di destra, c’è una pala d’altare (fine ‘700) che raffigura S. Giovanni da Shagun che salva un bambino caduto in un pozzo, dipinto attribuito inizialmente al maestro polacco Taddheus Kuntz, molto attivo per gli agostiniani di Soriano nel Cimino, e recentemente a Marcello Leopardi, allievo del Corvi, da Claudio Strinati.

Opere di una bellezza straordinaria, che valorizzano la struttura possente dell’edificio di culto, che l’intervento della Soprintendenza ha contribuito a restituire alla cittadinanza. Perché la virgo fidelis stessa è un ‘dono’.

Fra gli interventi posti in essere dall’Ufficio, lavori di consolidamento, risanamento statico e restauro architettonico nell’ambito del progetto n.53 del 29 novembre del 2017, effettuato con fondi del Ministero dell’Interno – Fondo Edifici di Culto.

Lavori conclusi nel 2020, e che hanno visto come RUP (Responsabile Unico del Procedimento) la soprintendente, arch. Margherita Eichberg, e come DL (Direttore dei Lavori), l’arch. Giuseppe Borzillo.

Con questo impegno profuso, che sembra quasi una ‘missione’, prosegue la “promozione” del titolo “Virgo Fidelis” che riflette il motto dell’Arma, “Nei Secoli Fedele”.


Ultimo aggiornamento

26 Novembre 2025, 12:09