La diagnostica dei beni culturali – La diagnostica applicata all’Etruria. Alcuni casi studio su beni culturali mobili e immobili
Data:
19 Novembre 2024
Un incontro di studi, il terzo, sulla diagnostica applicata ai beni culturali. Manufatti storico-artistici, archeologici, beni mobili e immobili.
La complessità della materia scandagliata in una mattinata-studio, con esperienze pratiche di applicazione di questa disciplina nuova, innovativa, ma che fornisce un grande contributo in tema di conservazione, recupero e valorizzazione dei reperti. Con esempi da varie parti d’Italia. E non manca l’Etruria meridionale, con l’intervento della funzionaria archeologa della Soprintendenza per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale. dott.ssa Simona Carosi, dal titolo proprio “La diagnostica applicata all’Etruria. Alcuni casi studio su beni culturali mobili e immobili”.
L’appuntamento è per il 21 novembre prossimo, alle ore 10, nell’Aula 108 del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, al campus Folcara di Cassino.
Infatti l’iniziativa rientra anche nella promozione del nuovo corso di laurea magistrale in “Metodi e Tecnologie per il patrimonio culturale” (attivo dall’a.a 2022-2023), sorto qui e che si è potuto avviare grazie alla partnership con il Centro di Eccellenza DTC Lazio (Distretto tecnologico beni e attività culturali), il Cluster Tecnologico Nazionale per il Patrimonio Culturale-Tiche, il Polo Museale del Lazio, l’Abbazia di Montecassino e altre biblioteche, musei e istituti culturali a livello locale, regionale, ma anche nazionale ed internazionale.
L’evento vanta il patrocinio di SCIRE (Società e Cultura in Relazione – Delega alla Diffusione della cultura e della conoscenza).
Del comitato scientifico fa parte anche la prof.ssa Mascolo, referente per un progetto per il quale la Sabap VT-EM ha in essere un protocollo d’intesa per l’analisi della coppa del Pittore delle Rondini, scoperta qualche tempo fa a Vulci.
E così, per la prima volta, a differenza di altri corsi di laurea, è stata inserita nel piano di studi l’acquisizione di competenze digitali mirate al cultural heritage. Si spazia dall’informatica, al rilievo, alla rappresentazione digitale del paesaggio culturale, appunto alla diagnostica dei beni culturali ivi compresa.
Fra i case studies portati e studiati abbiamo le indagini diagnostiche su alcuni dipinti di Artemisia Gentileschi, introdotti dalla dott.ssa Maria Beatrice De Ruggieri (Emmebi diagnostica artistica, Università degli Studi Roma Tre) o quelle condotte sull’area flegrea in Campania, come spiegato dal prof. Fabio Sossio Graziano (Università degli studi di Napoli Federico II).
Per approdare all’avanguardia dei mezzi e delle strumentazioni più recenti, con un nuovo standard nella diagnostica del patrimonio artistico, lanciato con un’analisi condotta tramite il microscopio digitale 3D HIROX, di cui parlerà il dott. M. Brecciaroli, della società SIMITECNO SRL.
Con la diagnostica dei beni culturali, dunque, nasce un nuovo approccio ai beni stessi e al loro recupero e restauro, attraverso un’attitudine e un modo di confrontarsi con la materia multidisciplinari, ricorrendo sia a scienze umanistiche che naturali.
Sarà possibile seguire in diretta l’evento al seguente link: https://meet.google.com/qep-yqew-azm
Ultimo aggiornamento
19 Novembre 2024, 11:41